Una percezione di simultanee ambizioni,
si intervallano nel mio avvenire,
l'invenzione di frazioni di emozioni,
che s'impallano nel poi capire.
Capire che sei isolato e non hai aiuto,
dentro te stesso ti senti serrato,
provare quello che hai donato,sentendoti muto,
e quel che hai ammesso non è stato ascoltato.
Come una gomma che cancella il tuo futuro,
e quel foglio rimane bianco,
esclamando,insomma!questo cammino è duro,
e non voglio più essere stanco.
Carico di sentimenti e affetti,
resto in un punto morto,
scarico,elementi e difetti,
e ben presto me ne sono accorto.
Scorre il sangue nella vene,
esso è bollente,
invano,penso alle mie pene,
questo tasto dolente.
Magari ho peccato,
e non mi faccio un'idea,
questo amore insperato,
condanna la mia Dea.
Esageratamente perplesso,
scuoto la testa,
non mi sento me stesso,
ciò si manifesta.
Scintille di speranze è ciò che rimane,
e sbatto contro la tristezza,
mille le sembianze strane,
ne prendo atto con amarezza.
L'emozione di amare,
è ormai remota,
l'intenzione di riprovare,
è ormai vuota.
Le persone sono cambiate,
la mente è ormai complessa,
forse,solo meno amate,
ma la gente non è la stessa.
Codesto è l'innesto,
proviamo ad amare,
così,in questo contesto,
possiamo migliorare.