L'evoluzione della vita mi emargina dal reale,
un solitario e continuo periodo negativo,
l'intenzione è partita ma arranca mentre sale,
quel primario obiettivo è ormai primitivo.
Una parvenza di solidità irriconoscibile,
un ritratto di me stesso ormai macchiato,
un'assenza di felicità assai tangibile,
un riscatto che neanche adesso può essere attuato.
Non è imitazione,ma un vivere malvagio,
questo essere inquieto prevale dentro me,
non è finzione,vorrei camminare adagio,
ed essere lieto di tornare da te.
Errata e priva di emozioni,
questa mia fetta di esistenza,
sbarrata la strada,senza indicazioni,
corre di fretta la mia sopravvivenza.
Vado controcorrente,
in un mondo ormai sperduto,
cado,sotto gli occhi della gente,
ma non trovo alcun aiuto.
Mi sento ormai disperso,
allontanandomi dalla realtà,
capendo che ti ho perso,
questa è la pura verità.
E' un fattore spietato,
che attira la sfortuna,
un errore infiltrato,
che aggira la fortuna.
Sono inciampato in un'abisso,
sono caduto nel vuoto,
è come un chiodo fisso,
quello che ho avuto è proprio poco.
Non voglio fare la vittima,
ma solo essere compreso,
la parola è legittima,
perchè non mi sono mai arreso.